tradizioni popolari

Il campo delle tradizioni popolari è vastissimo, oltre alla lingua, alla letteratura orale e scritta comprende danze, teatro ,ciclo della vita vita dei contadini, pastori, credenze ,superstizioni. Le tradizioni appartengono al folklore che essendo autentica espressione del popolo esprime gli stati d'animo angosciosi o lieti che siano,il tutto eco di un lontano passato che raccoglie le espressioni spirituali, gli avvenimenti più significativi che rappresentano tutta l'esistenza dell'uomo protagonista e al tempo stesso autore della sua storia. Attraverso i canti ,danze novelle, proverbi, il contenuto folklorico diviene veicolo di conoscenza e di evoluzione culturale del suo popolo. Perché proprio dal folklore che si riconosce la spiritualità di un popolo. In un lontano passato quando non si sapeva ne leggere ne scrivere i popoli erano cioè analfabeti fu proprio attraverso il folklore che scrissero (per usare un eufemismo) la loro letteratura ,che tramandandosi oralmente subì numerose trasformazioni e questo avvenne per generazioni e generazioni e solo in seguito e in parte venne trascritta costituendo veri e propri capolavori della letteratura. e la poesia per esempio quando più è vera riesce a comunicare agli altri le stesse emozioni che l'hanno ispirata Per molti secoli essa è stata per l'uomo cronaca del suo vivere, la sua storia fatta di gioie, dolori,un universo dove si ride si piange, si canta infatti essa è stata durante l'occupazione turca epopea e cronaca quotidiana, oltre che mezzo di difesa. E proprio la poesia per molti secoli è stata per l'uomo cronaca del suo vivere ,la sua storia composta di balli, vajtime, canti di nascita matrimoni, proverbi, satire. Le poesie delle colonie albanesi d'Italia sono di antica tradizione perché non vi sono copie scritte ma sopravvissero solo oralmente cioè per bocca del popolo .Quando gli albanesi giunsero in Italia ben si adattarono ad uno stile di vita prettamente agricolo come quello lasciato in patria, essi giunsero come guerrieri ma diventarono subito abili a stipulare contratti con i signori locali ,popolarono di viti e ulivi le brulle colline del Mar Ionio, e se non poterono salvare la loro patria dai Turchi portarono nella terra che li ospitava tutta la loro patria di costumi usi, canti epici e leggendari e tutte le memorie più sacre. I canti sono segno di identità culturale in quanto esprimono l'ideologia di un gruppo e sono documentazione di culture differenti. Esse si dividono:

in VJERSHE, ZGARXETA, KENKA. Molti sono gli studiosi che si sono

occupati di tradizioni popolari e proprio a loro si deve la conservazione

di questo patrimonio letterario. Per quanto riguarda le tradizioni popolari bisogna dividerle in due sezioni: una che riguarda e che raccoglie i Canti dell'Uomo, cioè nascita, adolescenza, matrimoni, funerali.

L'altra quella dei Cicli dell'Anno che riguarda le feste tradizionali legate

alla società contadina e corrispondenti ad una vita svolta per lo più a contatto con la natura. E l'altra legata alle feste religiose.

I Cicli dell'anno

Le feste tradizionali legate alle società contadina e corrispondenti ad una vita svolta per lo più a contatto con la natura tendono a scomparire

facendo si che con loro scompaiono anche le feste religiose ad esse legate.Per questa ragione scarsi sono i canti che unici superstiti sopravvivono oggi in questi piccoli paesi arbereshe. I canti di Pasqua, Carnevale, ma più importanti restano quelli religiosi, che intrecciano motivi arcaici e religiosi. Si può comunque ammettere che presso gli albanesi d'Italia la maggior parte delle usanze annuali hanno radici religiose e i canti hanno valore sia dal punto di vista teologico che di quello delle tradizioni popolari.


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