I MESTIERI E LE ATTIVITA' ECONOMICHE

Il paese è povero di risorse economiche . L'agricoltura sopravvive ancora infatti le produzioni oggi sono le stesse di 500 anni fa, olio, vino rosso poche specie di frumento ,mele ,pere, fichi, questi ultimi sono molto richiesti sul mercato le donne usano ancora oggi essiccarli al sole ed infilarli nel mirtillo formando lunghe collane o trecce le cosiddette HJET molto buoni sono poi quelli disposti a forma i croce imbottiti con noci o mandorle dorati ed impolverati di zucchero. San Basile non ha mai offerto una fonte duratura di lavoro pochi aridi scoscesi e pietrosi terreni non potevano certo offrire possibilità di lavoro. Sarà forse la carenza di mezzi il motivo per cui San Basile non ha dato natali a uomini illustri la cui fama non andò al di là degli stretti confini del paese. Pietro Bellizzi, Angelo Bellizzi, Michele Bellizzi, Costantino Bellizzi, Paolo Bellizzi. Accanto alle vetuste testimonianze basiliane un panorama completo di monti, colline ridenti, in cui viene prodotto un ottimo vino nella campagna romana detta "MURGE" dal nome di una antica villa di cui non restano che le pietre sparse in vi luoghi(Murex) dal latino sasso sporgente). La bontà ed abbondanza del vino erano famose fin dai tempi romani ,Plinio il Vecchio racconta che nella zona viveva un certo Passenio Crispo ricco quanto bizzarro il quale abitava in una villa fastosissima ed era tanto affezionato ad un albero che lo inaffiava dell'ottimo vino di sua produzione. Tale estrosità dovette senz'altro suscitare l'invidia dei beoni della zona che rimpiangevano che tale prodotto pregiato dovesse essere usato per uso fasullo.Il vino allora come oggi se bevuto con rispetto riempie di calore la vita specialmente nelle lunghe sere invernali rese ancora più gelide dal pungente vento che soffia dal Pollino.

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