La festa della Dormizione della Madre di Dio

La Dormizione della Madre di Dio (Koimh siV thV Q eotokou) in oriente, e Assunzione in occidente, è la più grande festa che la Chiesa celebra in onore della Vergine (Eortai qeomhtorikai).

L’avvenimento della Dormizione non è raccontato nelle Sacre Scritture, tuttavia la Chiesa sin dai primi secoli, e fino ad oggi, ne ha conservato un ricordo vivo.

Nella sua tradizione, che è la memoria storica dei testimoni oculari, Maria non ha subìto la corruzione della morte ma assopitasi come una dormiente si è semplicemente risvegliata alla vita eterna nel corpo e nell’anima. Essa, per così dire, è nata al cielo.

Non poteva infatti avvenire che il trono, l’abitacolo, il solo capace della Maestà divina, si dissolvesse nella polvere della morte. Era giusto e necessario che la Madre della Vita fosse ugualmente la compagna della Vita e "ricevuta la morte come un sonno, quale Madre della Vita la sua partenza da questa terra fosse pari ad un risveglio"

( San Germano di Costantinopoli "omelia sulla Madonna")

Della Theotokos, nessuno, neanche eretico, ha mai osato parlare di resti mortali ne si è osato indicare luoghi possibili di reliquie conservate o trafugate, come è avvenuto per gli Apostoli e per altri Santi. Al pari Di Gesù, invece, il luogo dove Essa è stata deposta dopo la sua morte è un luogo vuoto.

In questo luogo si è perciò svolto la stesso insondabile mistero di Cristo: la resurrezione di Colei che prima del Giudizio universale è già unita pienamente a Dio.

In Maria si è già realizzato ciò che il Figlio di Dio annuncia per ciascuno " Chi ascolta le mie parole e crede in colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita". (Gv.5,24).

Maria ha solo anticipato quello che nel piano di Dio è per ogni essere. Alla fine dei tempi, dopo il giudizio, rivivremo in anima e corpo davanti al volto di Dio. ( 1 Cor. 15, 42 –44).

L’ikona della festa della Dormizione esprime nei suoi tratti essenziali il mistero di cui abbiamo parlato: La Theotokos è coricata sul letto di morte; da tutti gli angoli della terra lo Spirito Santo chiama gli Apostoli perché siano vicini a Lei nel momento del trapasso. Anche i primi Vescovi, secondo la tradizione, le stanno vicini mentre gli Angeli si inchinano.

Al centro, dietro il letto di morte, Cristo glorioso si erge nella sua divinità possente tenendo tra le braccia una bambina in fasce: Maria.

Cosicchè Colei che volontariamente nella sua carne ha messo al mondo il Figlio di Dio offrendogli la propria umanità, gratuitamente riceve in cambio da Lui la sua propria divinità. Il fine ultimo dell’uomo così si realizza non solo in una persona divina incarnata, ma anche in una persona umana divinizzata.

La memoria orante della Chiesa in questa occasione si innalza ad espressioni di una delicatezza e bellezza straordinarie. Nei giorni che precedono la Pasqua delle Vergine si invoca da Lei la " Paraclisis", "il conforto",nelle afflizioni spirituali e nelle difficoltà materiali.

Nel giorno, poi, del transito al cielo di Maria si insiste mirabilmente sul significato straordinario che questo mistero, dopo quello della resurrezione di Cristo, ha per il mondo intero.

Dalla preghiera della Paraclisis:

" O torre tutta intrecciata d'oro,

o città circondata da dodici mura,

o Trono da cui sorge il sole. Seggio del Re;

meraviglia incomprensibile!

Come Tu allatti il Signore?"

Tropario della festa

"Nella tua nascita hai conservato la verginità

e nella tua dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio;

Tu passasti alla vita, essendo madre della vita,

e con le tue preghiere liberasti le anime nostre dalla morte:"

Dormizione della Madre di Dio


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